sabato 30 novembre 2013

PICCOLI ASSAGGI DI SOGNI


Il piccolo Samuele ha colpito l'intera famiglia con un virus.
E ieri mia mamma è stata a letto tutto il giorno.
Mio babbo unico superstite ha quasi finto di stare male.
Con una scusa se ne è stato tutto il giorno a letto accanto a lei.
E anche dopo cena quando gli ho detto di andare a vedere tv lui no.
Si è rimesso lì.Accanto a lei.

E li ho ammirati.
E li ho invidiati.
E li ho amati.

Perché quella era la vera essenza dell'amore.
Che fino ad ora ho conosciuto solo tramite loro due.
Che penso sempre di più non mi accadrà mai.

Ho fatto tanti piccoli assaggi di sogni negli ultimi mesi.
Ho conosciuto di nuovo l'amore.
Quello delle farfalle nello stomaco.
Quello che ti fa sognare di poter fare qualunque cosa,andare dovunque tu voglia.
Ma è solo il mio.
E non basta.

lunedì 11 novembre 2013

CIAO PICCOLO MIO

Oggi arriva l'inverno.
Oggi te ne sei andato.
Lieve lieve.

Otto anni insieme.

C'eri nella mia vita precedente.
L'hai vista fallire.
Mi hai vista cadere e rialzarmi.
E ripartire.

C'eri sempre.
Ci sarai sempre.

Ciao piccolo Olmo.
Ti ho amato tanto.




venerdì 8 novembre 2013

E CREDI CHE DIVIDERSI LA VITA SIA NORMALE

Ma poi non è così.
E non riesco neanche a scrivere.
Perché se lo scrivo allora diventa vero per davvero.

Se si azzarda ad arrivare,sarà un lungo lunghissimo inverno.
E da sola lo sarà ancora di più.

domenica 6 ottobre 2013

UN PASSO INDIETRO

Ci sono stati ennesimi chilometri.
Poche ore.
Poco sonno.
Ma risvegli meravigliosi dopo notti avvinghiate.
E risvegli di abbracci,caffè,sorrisi,purezza e straordinaria normalità.

Poi ci sono state incomprensioni.
Qualcuno è inciampato.
Parole dette,taciute,immaginate,sputate.
E silenzi e ferite e chiarimenti e scusa e mi dispiace.

Poi ennesimi chilometri.
Promesse di stare bene.
E ci si riesce ad una cena in mezzo ad amici che mi vogliono bene e che sono lì perché è in quel momento che ho bisogno di averli tutti intorno.

E di nuovo poco sonno.
Sguardi,parole,lacrime.
E poi ci si prova a spiegare,chiarire,comprendere.
Ma non si può promettere o programmare o sperare o semplicemente sognare.

Forse ho sperperato tutta questa felicità che mi era piovuta addosso.
Perché era una sensazione nuova e bella e stupefacente.
E l'ho sperperata e raccontata e sputtanata probabilmente.

Perché una cosa bella e preziosa nelle mie mani dura meno di tre minuti.

Occorre fare un passo indietro adesso.
E ritornare alle buone vecchie e innaturali e insane abitudini.
Quelle in cui mi sono crogiolata per tre anni.
Perché nell'esatto momento in cui ho tentato altro mi sono ritrovata col culo per terra.

Reset.

sabato 21 settembre 2013

NON TANTO AMABILI PENSIERI

Amabile.Piacevole.Affabile.Cortese.Che suscita simpatia.

"Per essere amati si deve essere amabili."

Questa frase mi tira fuori ieri,in un venerdì notte a bere cuba libre in giro per Sant'Ambrogio,il mio buon amico Claudio.
E mi uccide.
E mi sveglia.
E mi lascia attonita.

Perché in un attimo diventa tutto nitido e limpido e chiaro.

E mi dico "Ora ho capito."

Non sono nessuna di queste cose io.
Alla fine non sono una persona amabile.
E quindi cosa cazzo vado cercando?

Posso davvero aspettare ancora?
Voglio davvero sognare ancora?
O devo solo farmene una cazzo di ragione?

Chi.Lo.Sa.










mercoledì 11 settembre 2013

IMPROVVISA SENSAZIONE

di aver fatto una cazzata.

Perché nonostante il momento,la sensazione,l'emozione,il trasporto e chi più ne ha più ne metta,certe parole una volta dette sono dette.
E non si torna indietro.
A meno che tu non abbia una bacchetta magica.
O una macchina del tempo.
(E comunque se l'avessi vorrei semplicemente tornare indietro a quei pomeriggi d'estate a Riva Verde e fanculo tutto il resto.)

E succede che poi quegli occhi ti vedranno in maniera diversa.
Si sentiranno impauriti.
Si sentiranno braccati.
Si sentiranno messi alle corde.

E tu ti sentirai sciocca,inadatta,impaurita,dispiaciuta.

Non sempre va detto tutto.
Ecco questa era una delle regole da seguire che ho scordato.
E indietro non si torna.






martedì 10 settembre 2013

TOCCATA&FUGA

Poche ore.
Un aperitivo.
Una cena.
Una passeggiata per Firenze.
L'aria già fresca di settembre.
Una notte insieme.
Tutti appiccicati.
Un risveglio di risate.
Un caffè insieme.
E lui che riparte.

Poche ore.
Tante parole.
Tanti sguardi e sorrisi e leggerezza.

E la stessa comune paura forse.
Quella di perdersi.


giovedì 5 settembre 2013

ABOLIRE I FACILI ENTUSIASMI

C'era un vecchio post.
Esattamente di un paio di anni fa.
Dove scrivevo quali fossero le regole del gioco.
E la prima era esattamente questa.

Era un'altra vita.
Era un'altra situazione.
Era un'altra storia.

Ma forse ci sono regole che si dovrebbero tenere sempre a mente.
Perché pare che l'entusiasmo sia il più generoso fra i sentimenti.
E anche il più contagioso.
Ma talvolta accade che non sia così.

E capita che ti ritrovi di nuovo sola.
Che ti senti in colpa perché probabilmente stai pure peccando d'incomprensione.
E non solo perché le cose non sono e non vanno mai come le avevi immaginate,pensate,sognate.
Ma perché senti di essere sbagliata.

E se per un attimo,un momento,una notte,una settimana,un secondo sei stata felice,ne pagherai le conseguenze.

Mi preferivo quando ero più cinica e disillusa e triste e incazzosa.


La felicità è davvero un gran pasticcio.




lunedì 2 settembre 2013

ACCADE

L'estate a fine agosto.
Che una settimana di ferie si sa non è abbastanza.
Ma ti riempie comunque il cuore.
E ti ricarica e ti rigenera.

Perché corri da chi ti vuole bene.
Perché vedi posti dai ricordi commoventi.
Perché fai aperitivi con dei tramonti dai colori favolosi.
Perché ci sono risate.
Perché ci sono notti insonni e notti russate.
Perché ci sono risvegli pieni di dolcezza.
Perché ci sono cene romantiche.
Perché ci sono lunghe strade da fare tenendosi stretti su uno scooter di un giallo improbabile.
Perché ci sono foto da rivedere.
Perché ci sono toccate&fuga a Firenze per vedere la Viola giocare.
Perché ci sono posti dove fermarsi e amarsi.

Potrei continuare così infinitamente.

Succede.
Non credevo davvero fosse possibile.
Neanche immaginabile.
Ma succede.
L'amore accade.


E ti ritrovi a pensare che forse anche tu sei qualcuno da amare.
Che nonostante il passato miserabile,il presente incerto e il futuro assolutamente sconosciuto,anche tu sei una persona a cui qualcuno può volere bene.


E' un po' come rinascere.










domenica 18 agosto 2013

JUST BREATHE


A volte manca il respiro.
Per un lavoro che ti fa schifo.
Per una vita che a volte non sembra nemmeno la tua.
Per l'incomprensione che ti trovi intorno.

E allora si deve fare qualche piccola follia per riuscire a fare un bel respiro.
Tipo prendere la macchina e farsi 170 chilometri per un abbraccio.
Non un abbraccio a caso.
Quell'abbraccio.

E per vedere un tramonto con dei colori favolosi.
E per fare un aperitivo mentre il sole va giù.
E per passare una serata straordinaria nella sua semplicità.
A volte bastano una birra,delle verdure grigliate e una fetta di cocomero.
E si torna a respirare.

E ci si ritrova così.
Un po' come se fosse quasi amore.





sabato 10 agosto 2013

CHIEDIMI SE SONO FELICE


Questo direi a chiunque incontrassi ora.

Ho fatto chilometri.
Ho visto un tramonto sul mare da togliere il fiato.
Ho portato a casa i graffi di un coniglio.
Ho dormito abbracciata ad un uomo meraviglioso.
Ho fatto l'amore come non l'avevo mai fatto prima.
Ho vissuto dei "Buongiorno" che non avevo idea potessero esistere.
Ho riso.Ho sorriso.
Ho tentato pure un fallimentare approccio col volley.
Ho tenuto i capelli mossi perché a qualcuno piacciono così.

Ero io.
Ero davvero io.
Ero felice.
Ero serena.

Che se mi vedessi da fuori forse un pochino mi commuoverei pure.










domenica 4 agosto 2013

NOTHING ELSE MATTERS

Metti una serata in giro per Firenze.
Metti che si mangia sushi e si prende un amaro sulla scalinata della chiesa di Santa Croce.
Un bacio su una spalla.

Metti che poi si arriva fino al Ponte Vecchio.
E Firenze in una notte d'agosto ti sembra ancora più bella.
Quasi come vederla per la prima volta.
O forse sono solo gli occhi e il cuore un po' diversi.

Avere voglia di fare l'amore.
Sentirsi chiedere "Stai bene?".


Passare una notte incredibile nella sua normale semplicità.
Dormire solo 3 ore.
Svegliarsi con qualcuno accanto.

Svegliarsi col sorriso e canticchiare una canzone.


Non importa nient'altro.






giovedì 1 agosto 2013

UN CONIGLIO MI SEPPELLIRA'

Olmo è arrivato il giorno in cui ho compiuto 27 anni.
Il mio ex fidanzato diceva che i suoi mi avevano regalato una lavatrice.
E invece apro la porta e vedo una pallina pelosa nera.

Olmo è con me da quasi 8 anni.
Diciamo che ha raddoppiato le sue aspettative di vita.
Olmo è un coniglio.
Olmo è un essere dalle capacità straordinarie.

Prima di tutto quella di farsi amare.
Che si sa mica è cosa da tutti.
Poi quella di sapere esattamente qual è il momento giusto per farmi una coccola in più.

Olmo è un po' come me.
Non si fida quasi di nessuno.
E se magari c'è qualcuno che merita la sua fiducia lui lo tiene sempre un pochino a distanza.
Che si sa.Fidarsi è bene...

Olmo è stato sempre con me.
Quando ero un'altra persona.In un'altra vita.In un'altra casa.

Olmo è un coniglio si.
Ma è il mio coniglio.

L'altro giorno ho temuto che non si risvegliasse dall'anestesia.
Mi verrebbe a mancare un pezzetto di vita e di cuore senza Olmo.

Ma lui è davvero come me.
E l'ha sbarcata.

E adesso se ne sta qui che mangia insalata come se non ci fosse un domani.











lunedì 29 luglio 2013

QUELLO CHE SI PROVA

non si può spiegare qui.
Hai una sorpresa che neanche te la immagini.


Succedono poi cose totalmente inaspettate.
Belle,sorprendenti,surreali.

Succede che si possono ritrovare persone dopo anni e anni.
Ci sono ricordi in comune.Di posti magici che solo noi sappiamo.
Ci sono foto da rivedere con un po' di nostalgia.
Succede che qualcuno ti guarda dentro.
E forse ti vede per come sei davvero.
Meravigliosamente sbagliata.
E ci si sente dire in un orecchio dopo non so neanche io quanto tempo "Ti voglio bene".
Una mano che ti accarezza il viso.
E adesso si sta così.
Con un sorriso da ebete feliciona.
Con un po' di paura.
Con pensieri che frullano in testa.

E per la prima volta non voglio vedere come va a finire.
Voglio solo vivere di questo momento.







domenica 9 giugno 2013

ALLORA QUINDI E' VERO

Una e mezzo di notte.
Sto tornando a casa.
Lo vedo per strada.
A piedi.Solo.
Una sagoma che riconoscerei tra mille.
La mia metà del cielo.
O qualcosa del genere.

Torno indietro.
Lo chiamo.
Scendo dalla macchina.
Attraverso che quasi mi arrotano.

E di nuovo di fronte a lui dopo due anni.

"Allora ti sposi."
"Davvero."
"Wow."
"Si cambia."
"Sei felice?"
"Tutti con questa domanda..."

E poi due minuti o forse tre di occhi negli occhi.
Di sorrisi ebeti.
D'imbarazzo misto a una conoscenza infinita.

Mille cose che avrei voluto dire e le parole non uscivano.

Forse in certi momenti bastano gli occhi.

"Devo tornare a casa."

E un abbraccio di quelli che ricordavo ormai solo nei sogni.

Ora si che mi mancherai.

E se non mi fossero tremate le gambe.
E se avessi tirato fuori la voce.
E se fossi stata un po' più ironica e meno melodrammatica.

Forse gli avrei cantato questa canzone.





mercoledì 5 giugno 2013

DIPLOMI,BACCHETTE & Co.

Insegnare a Lorenzo a mangiare con le bacchette.
Vederlo che si diploma alla scuola materna.
Bere il primo mojito della stagione. 
(Di che stagione non ci è dato sapere.)
Una grandinata d'inizio giugno.
Giocare con i miei nipoti sul letto.
Farsi scattare foto da Lorenzo.
Lui che richiama.
La mia amica che sogna il mio sogno.

Estate,mia Adorata,ma che fine hai fatto?


                    
                                                              









venerdì 31 maggio 2013

ERA UN ANNO FA

Io aprivo il giornale mentre bevevo caffè.
L'articolo con la tua foto a mezza pagina.
Morto in un incidente.
Scooter contro auto.
Ho pensato fosse uno scherzo.
Una trovata delle tue.
Sempre così goliardico e sorprendente.

Ma era tutto vero.

Ci eravamo ritrovati dopo un sacco di anni.
Quasi 20.
Eravamo usciti.
Avevi cucinato per me.
Avevi messo candele e comprato schifosissimi dolcetti della fortuna giapponesi.

Poteva essere una cosa che sarebbe andata avanti.
O forse no.
Non lo sapremo mai.

Ma in quei mesi mi sei entrato nel cuore.
Di nuovo.
La tua risata.
Il continuo chiacchierare.
I tuoi occhi pieni di sorpresa.

Avevamo pure la nostra canzone.

Mi manchi Leo.
Torna ogni tanto a trovarmi in un sogno.
Che i tuoi abbracci sembrano reali.






venerdì 17 maggio 2013

SENZA ROTELLE

Lo ricordo perfettamente il momento in cui ho imparato ad andare in bicicletta senza rotelle.
Ero al mare.
Mi insegnò un amico di famiglia.

E ricordo quella sensazione.
Quella cosa tipo "Ce l'ho fatta."

Lorenzo sta iniziando ora.
E un po' lo invidio tra un applauso e un "Bravo!"

Samuele inizia a dire qualche parola in più delle solite pappa,cacca,nanna,babbo,mamma.
Inizia a dire anche NO.
Due letterine che gli torneranno sempre molto utili nella vita.
  

Io sempre al solito punto.
Stanca.Insoddisfatta.Delusa e disillusa.

E vorrei tanto imparare di nuovo a parlare.
A dire NO.
E anche ad andare in bici senza queste cazzo di rotelle.




Lorenzo & Samuele

giovedì 25 aprile 2013

THAT's ALL FOLKS!

E' tutto ragazzi.

Lui se ne va a fare la stagione.
Se ne va come era arrivato.
Se ne va senza lasciare traccia.
E tutto continua.

Perché dopo 5 mesi nessuna farfalla ha svolazzato nella mia pancia.
Perché dopo 5 mesi ci meritavamo un arrivederci meno miserabile di quello che c'è stato.
Perché dopo 5 mesi il sesso era diventato abbastanza monotono.
Perché dopo 5 mesi era giusto mollare il colpo.
Perché dopo 5 mesi le differenze erano tangibili e invalicabili.

E comunque caro il mio Luca quel posto si chiama Fanculo.
Si trova laggiù.
Bon Voyage.









venerdì 19 aprile 2013

TRE ANNI FA

"Possiamo tornare indietro di 10 anni?
Farei tutto quello che non ho fatto."

Mi ha detto così Matteo.
Me l'ha detto stanotte.
Mi ha baciato.
Mi ha abbracciato.
E ha mandato all'aria i preparativi del suo matrimonio.

Ma era solo un sogno.
Nella notte dell'anniversario dei tre anni.
Tre anni fa in questa stessa notte abbiamo mandato a puttane tutto.

E dopo tre anni io sono sempre allo stesso punto (forse).

Lavorare 12 ore al giorno non mi aiuta.
Sono stanca.
Molto molto stanca.
Ieri non credevo di arrivare a fine giornata.
Oggi mi domando se sopravviverò al mese di aprile.

Ma soprattutto se sopravviverò ai ricordi.


lunedì 15 aprile 2013

L'HO VISTO

E poi arriva il sole.
E le maniche corte.
E una ventata d'energia.

E mentre passeggio per la mia Firenze lo vedo.
Vedo due uomini che si baciano al tavolo di un ristorante.
Vedo il padre di un ragazzo down che sorride mentre lui scatta una foto a una statua.
Vedo una coppia di anziani che si sostengono mentre passeggiano.
 L'ho visto.
L'amore c'è.
Il mio non si sa dove cacchio sia andato a cacciarsi.
Ma c'è.

Oggi l'ho visto.
E per il tempo di una passeggiata il mio cinismo è andato a farsi fottere.


venerdì 12 aprile 2013

REVIVAL

Non si trova uno straccio di lavoro.
Faccio la baby sitter.
Perché non mi bastavano due nipoti urlanti.
La bimba ha 8 mesi.
Gaia di nome e di fatto.
Una passeggiata.

E poi accade che la mia ex direttrice di Autogrill nonché mia ex cognata mi richiama a lavoro.
E accetto.
Mattina e pomeriggio con la bimba.
Tardo pomeriggio e sera Autogrill.
Vita dura.
Vita sociale azzerata.
Quella divisa che farebbe imbruttire pure la Canalis.

Ma si fa quel che si deve fare.
Per tirare a campare.
Con tutto il rischio di affogare di nuovo nei ricordi.
Ma basta scacciarli via.
Con un soffio neppure tanto forte.

Ce la posso fare.
(Non ce la posso fare.)
Ce la posso fare.

venerdì 22 marzo 2013

BENEDIZIONI,VARIE ed EVENTUALI

Il prete viene a benedire casa.
Mio padre si nasconde nelle scale del palazzo.
Mia nonna chiede una benedizione per me affinché trovi un lavoro.
Due goccioline sante e via.

Con lui continua.Non continua.
Non lo so manco io.
Mi sono annoiata.
Di un uomo che non ha progetti.
Di un uomo che cucina solo pesce.
Di un uomo che non percepisce l'ironia.
Mi annoiasse anche il sesso avrei già deciso.

Ho voglia di normalità.
La vita normale.
Un uomo normale.
Che fa e dice cose normali.
Mi manca tanto quella cosa che si chiama abitudine.





martedì 5 marzo 2013

SENSAZIONI INAFFIDABILI

Sarà stata la neve.
Quel freddo porco che mi ha completamente annebbiato il cervello.
Ma tutto sembrava perfetto.

Poi a Firenze tutto cambia.
O non cambia affatto.
Rimane com'era.
Solo che io non l'avevo capito.
Le mie sensazioni inaffidabili mi avevano fatto capire altro.

Quindi basta.
Si chiude tutto.
Si riparte.
Come sempre.
Come mille altre volte.
E pure con un piccolo lavoretto che inizierò tra una settimana.

E il primo che si azzarda a dirmi "Te l'avevo detto.Si capiva.Non poteva funzionare." giuro che l'ammazzo.

lunedì 25 febbraio 2013

UN BUCO GROSSO (di 10 anni almeno)

Che il mio amico mi dice le cose in stampatello.
Senza mezze frasi.
Senza nascondersi.
Senza indorare la pillola.

E quindi forse è vero che come sostiene lui io nei rapporti con gli uomini ho un buco di 10 anni.
Vuoi che per 10 anni sono stata la fidanzata perfetta.
Vuoi che per 10 anni il mio rapporto non ha subito la benché minima evoluzione.

Quindi adesso mi ritrovo ad essere una ragazzina poco più che ventenne.

E riesco a gestire male tutto.
A sciogliermi per cose ritenute da tutti banali.
A farmi paranoie inesistenti.
A cercare motivazioni,nessi,risposte.
A fare macchinose riflessioni sul niente.

Ma come cazzo li recupero?

sabato 23 febbraio 2013

OVO SODO





Ce l'ho pure quest'ovo sodo.
Un groppo in gola.
Forte.Presente.Quasi costante.

Forse è l'ansia.
Forse è l'incertezza.
Forse è la paranoia.
Forse è la mancanza.

Il lavoro non arriva.
Colloqui,mail,telefonate.
Il tempo da perdere è tanto,troppo.
Credo che farò un corso di fotografia.O forse di cinese.

Per sbarcare l'attesa.
Per combattere l'ansia.
Per fottere la paura.

Si stava meglio quando si stava peggio?



lunedì 18 febbraio 2013

COSI' E' SE VI PARE

Due mesi e mezzo.
11 anni di differenza che si sentono.
Ma anche no.
Qualche screzio.
Una scena madre che ho fatto in un ristorante.
Tipo quella de "Il Ciclone".
Lui che lavora lontano.
Che ritorna e se ne va.
Ritorna e se ne va.
Io che credevo di non sentire lo zsa zsa zsu.
Ma forse mi sbagliavo.
Poi conosco un altro che mi mette davanti ad una scelta.
E scelgo il mio vecchietto.
Perché lo penso.
Perché mi manca.
E questo credo sia già una scelta.
Glielo dico e lui torna a sorpresa.
Due giorni intensi.Veri.Speciali.
E poi le telefonate.
Le risate.
La serenità.

Così è se vi pare.
Perché a me piace.
Nonostante i giudizi e commenti avversi.

Ai quali sorrido e dico macchissenefrega.






(Che poi è figo e somiglia a Sean Penn.)

mercoledì 30 gennaio 2013

IL SORPASSO



Anagraficamente e solo anagraficamente l'ho sorpassato.
Oggi fanno 34.

Si prevedono festeggiamenti lunghi un weekend.